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Il referente
GDPR
Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che entrerà in vigore il 25 maggio 2018, crea regole coerenti e certe in merito alla protezione dei dati nell’Unione Europea. Si applica a tutte le aziende che si occupano del trattamento dei dati personali di soggetti nell’Unione europea, indipendentemente dalla sede dell’azienda. Il trattamento viene definito in modo ampio e si riferisce a qualsiasi azione legata ai dati personali, compresa la modalità di trattamento e gestione dei dati da parte di un’azienda, ad esempio la raccolta, la conservazione, l’utilizzo e la distruzione dei dati.
Anche se molti dei principi di questo regolamento si basano sulle attuali norme di protezione dei dati dell’Unione europea, il GDPR prevede un ambito di applicazione più ampio, standard più prescrittivi e multe sostanziali.
Il Liceo Modigliani e i suoi partner si stanno preparando a questa data aggiornando i propri sistemi e adeguando le proprie pratiche: la nostra Guida sui dati definisce la modalità con cui trattiamo i dati personali degli utenti. Abbiamo sempre fornito e continueremo a fornire informazioni chiare in merito alle persone che usano i nostri sistemi online. Lo faremo ancora tramite notifiche all’interno delle comunicazioni fornite per assicurarci che le persone comprendano come vengono usati i loro dati e quali sono le scelte a loro disposizione favorendone un chiaro controllo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione cercando di documentare la nostra conformità alle normative vigenti. Inoltre, ci confrontiamo regolarmente con autorità di controllo che costituiscono per noi, un serio punto di riferimento e uno stimolo costante a migliorare.
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Politica della privacy in DaD
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Nell’ottica di favorire lo sviluppo delle competenze digitali, la creazione e la condivisione sia di risorse sia della documentazione didattica, l’Istituto “Liceo Artistico Statale A. Modigliani” ha attivato una serie di servizi e piattaforme digitali gratuite.
L’obiettivo di questa iniziativa è ottimizzare, attraverso le tecnologie di rete, sia l’attività didattica sia la circolazione delle informazioni interne, come comunicazioni, documentazione e didattica tramite uso di applicazioni specifiche.
Le procedure con le quali attivare tali strumenti – utilizzo delle piattaforme quali Google Drive, Classroom, o delle applicazioni Zoom o Skype per le video lezioni – sono tempestivamente comunicate sul registro elettronico, che si prega di mantenere costantemente monitorato.
Il presente documento ha la finalità di stabilire delle regole di comportamento, atte a strutturare un lavoro comune ben organizzato tra Studenti e Docenti.
Inoltre chiediamo la collaborazione di tutti gli studenti che, dopo avere letto attentamente le regole sottoindicate, dovranno rispettarle, tenendo presente che la durata dell’account/link per l’uso di tali strumenti è conforme al periodo di chiusura delle attività didattiche tradizionali previsto dal DPCM dell’8/3/’30, trasmesso con Circ.n°116, e successivi aggiornamenti e proroghe
REGOLE PER L’UTILIZZO DELLE PIATTAFORME DI DIDATTICA A DISTANZA
Regola 1 – Modalità di utilizzo
Le procedure per accedere a tutte le risorse digitali saranno comunicate tramite registro elettronico.
Regola 2 – Obblighi dello Studente.
Lo Studente si impegna:
- a non divulgare ad altre persone le procedure per l’utilizzo degli strumenti digitali in uso;
- a comunicare immediatamente malfunzionamenti degli strumenti digitali;
- a non consentire ad altri, a nessun titolo, l’utilizzo delle piattaforme o delle applicazioni a cui accede;
- a non diffondere eventuali informazioni riservate di cui venisse a conoscenza, relative all’attività delle altre persone che utilizzano il servizio;
- ad osservare il presente regolamento;
- ad utilizzare i servizi offerti solo ad uso esclusivo per le attività didattiche della scuola;
- lo Studente e la sua famiglia si assumono la piena responsabilità di tutti i dati inoltrati dallo Studente stesso, creati e gestiti attraverso le piattaforme e le applicazioni.
Regola 3 – Limiti di responsabilità.
L’Istituto non risponde di eventuali disservizi o malfunzionamenti delle piattaforme utilizzate.
Per accedere a tutti i documenti prodotti dai docenti dell’Istituto (ad es. slide, testi, video lezioni predisposte su You Tube o altre piattaforme, lezioni in diretta, ecc..) viene data comunicazione sul Registro Elettronico.
L’uso improprio del materiale suddetto e/o in violazione del presente Regolamento, del Regolamento d’Istituto e/o della normativa vigente in materia di tutela della privacy e/o la pubblicazione dei materiali suddetti su altri siti o la loro diffusione tramite qualsiasi canale diverso da quelli indicati in precedenza, farà insorgere in capo all’autore di tali condotte e al tutore legale responsabilità civili e/o penali a seconda della tipologia di comportamento posto in essere nel caso specifico. Conseguentemente, nessuna responsabilità sarà attribuibile all’Istituto stesso.
Regola 4 – Netiquette per lo Studente.
Di seguito sono riportate le regole di comportamento che ogni studente deve seguire affinché i servizi digitali possano funzionare nel migliore dei modi, considerando che le norme di cortesia e buona educazione, che regolano i rapporti umani, restano validi anche in questo contesto.
Poiché i servizi digitali sono uno dei mezzi di comunicazione tra i Docenti e lo Studente, sarà dovere di ciascuno accedere al Registro Elettronico con frequenza almeno quotidiana, impegnandosi a rispettare le seguenti netiquette:
- inviare messaggi brevi che descrivano in modo chiaro l’oggetto della comunicazione; indicando sempre chiaramente l’oggetto del messaggio stesso, in modo tale che il destinatario possa immediatamente individuare l’argomento della mail ricevuta;
- non inviare mai lettere o comunicazioni provenienti da catene (ad esempio catene di S. Antonio o altri sistemi a carattere “piramidale”) che causerebbero un inutile aumento del traffico in rete;
- non utilizzare le piattaforme o le applicazioni in modo da danneggiare, molestare o insultare altre persone;
- non creare e non trasmettere immagini, dati o materiali non rispettosi della dignità e del decoro dell’Istituto e delle persone;
- non creare e non trasmettere materiale offensivo per altre persone o enti;
- non creare e non trasmettere materiale commerciale o pubblicitario;
- in caso di condivisione di documenti, non interferire, danneggiare o distruggere il lavoro dei Docenti o degli altri Studenti;
- non curiosare nei file e non violare la riservatezza degli altri Studenti;
- utilizzare il PC, le piattaforme e le applicazioni in modo da mostrare considerazione e rispetto per gli altri Studenti e i Docenti;
- durante una videolezione è necessario entrare con la webcam accesa per consentire la verifica dei presenti e l’identificazione dello studente; è possibile la partecipazione a webcam spenta, tranne che il docente non chieda diversamente al fine di favorire la partecipazione e il confronto comune; accendere il microfono solo per poter interagire durante la lezione col Docente per porgli domande e richiedere spiegazioni;
- durante la lezione in videoconferenza, è assolutamente vietato registrare video del docente senza il suo permesso. Violare il diritto d’autore del tuo insegnante e la sua privacy comporta le sanzioni penali e pecuniarie previste all’ 83 del Regolamento della Comunità Europea 2016/679 e dal Codice della privacy (D.Lgs 196/2003) Parte III così come modificato e integrato dal D.Lgs 101/2018.
Netiquette
La netiquette, parola derivata dalla contrazione del vocabolo inglese net (rete) e quello di lingua francese étiquette (buona educazione), è un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse quali newsgroup, mailing list, forum o e-mail in genere. La netiquette qui riportata è stata approvata dalla Registration Authority Italiana (NIC) ed è pertanto adottata anche dal nostro sito.
Etica e norme di buon uso dei servizi di rete:
- Quando si arriva in un nuovo newsgroup o in una nuova lista di distribuzione via posta elettronica, è bene leggere i messaggi che vi circolano per almeno due settimane prima di inviare propri messaggi in giro per il mondo: in tale modo ci si rende conto dell’argomento e del metodo con cui lo si tratta in tale comunità.
- Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema.
- Non usare i caratteri tutti in maiuscolo nel titolo o nel testo dei tuoi messaggi, nella rete questo comportamento equivale ad “urlare” ed è altamente disdicevole.
- Non divagare rispetto all’argomento del newsgroup o della lista di distribuzione; anche se talvolta questo comportamento è accettato o almeno tollerato aggiungendo il tag [OT] (cioè Off Topic, che significa “fuori argomento”) nell’oggetto del proprio messaggio.
- Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio originario, allo scopo di facilitare la comprensione da parte di coloro che non lo hanno letto, ma non riportare mai sistematicamente l’intero messaggio originale.
- Non condurre “guerre di opinione” sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, è meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.
- Non pubblicare mai, senza l’esplicito permesso dell’autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica.
- Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell’uno o dell’altro fra i contendenti in una discussione. Leggere sempre le FAQ (Frequently Asked Questions) relative all’argomento trattato prima di inviare nuove domande.
- Non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comunicazioni che non siano stati sollecitati in modo esplicito.
- Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi scrive è comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio, in modo da risultare comprensibile alla collettività.
Alle regole precedenti, vanno aggiunti altri criteri che derivano direttamente dal buon senso:
- La rete è utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti. Nessuno di costoro ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di interesse generale.
- Qualunque attività che appesantisca il traffico sulla rete, quale per esempio il trasferimento di archivi voluminosi, deteriora il rendimento complessivo della rete. Si raccomanda pertanto di effettuare queste operazioni in orari diversi da quelli di massima operatività (per esempio di notte), tenendo presenti le eventuali differenze di fuso orario.
- Vi sono sulla rete una serie di siti server (file server) che contengono in copia aggiornata documentazione, software ed altri oggetti disponibili sulla rete. Informatevi preventivamente su quale sia il nodo server più accessibile per voi. Se un file è disponibile su di esso o localmente, non vi è alcuna ragione per prenderlo dalla rete, impegnando inutilmente la linea e impiegando un tempo sicuramente maggiore per il trasferimento.
- Il software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura. Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o redistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.
Sono inoltre vietati comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali:
- Violare la sicurezza di archivi e computers della rete;
- Violare la privacy di altri utenti della rete, leggendo o intercettando la posta elettronica loro destinata;
- Compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) costruiti appositamente; costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili dalla legge.
Norme tipografiche
Chi volesse pubblicare sul sito è pregato di consultare la presente normazione prima di inoltrare i contenuti alla redazione. In premessa vogliamo ricordare esplicitamente il rispetto delle elementari regole tipografiche da rispettare per la redazione di qualsiasi documento: non usare più di uno spazio di seguito tra i caratteri. La virgola deve essere sempre seguita da uno spazio e mai preceduta. Lo stesso vale per il punto. Tra le parole e i simboli, assicurarsi che vi siano sempre gli spazi opportuni. Dopo il punto è necessario inserire sempre uno spazio e l’iniziale maiuscola. Per quanto banali, questi sono gli errori più comuni che si riscontrano nella redazione dei documenti digitali. Prestate attenzione, per favore. Per quanto attiene le norme, vanno prese come indicatori di qualità del testo, non come prescrizioni da eseguire alla lettera. Un testo poetico può certamente derogare ampiamente da esse.
INDICE
Abbreviazioni
Accento
Apostrofo
Lingue straniere
Maiuscolo e minuscolo
Segni di interpunzione
Appendici
Grafia di parole ricorrenti
Maiuscolo
ABBREVIAZIONI
Si dà qui un breve elenco di abbreviazioni utili:
a.C. avanti Cristo
d.C. dopo Cristo
ecc. eccetera (sempre preceduto dalla virgola)
M. Monsieur
Mlle Mademoiselle
Mme Madame
Mr/Mr. Mrs/Mrs.
p. (pp.) pagina
Le indicazioni di misura sono considerate simboli e pertanto non richiedono il punto: 10 m, 200 km, 300 l, ecc.
ACCENTO
L’accento è sempre indicato come consuetudine
Su a, i, o, u l’accento finale è sempre grave:
Sulla e, l’accento è di norma acuto come in: ché, perché, benché, giacché, alcunché, finché, né, fuorché, purché, affinché, cosicché, poiché, sé, né, mercé, scimpanzé, testé, nella terza persona di alcuni verbi (poté, dové) e nei numeri che terminano con tre (ventitré).
Vogliono invece l’accento grave: ahimè, ohimè, bebè, caffè, canapè, cioè, diè, è, gilè, Giosuè, lacchè, Mosè, Noè, piè, relè, tè.
L’accento tonico di solito si segna quando ci può essere ambiguità.
» obbligatorio segnarlo sulle seguenti parole: dà (presente indicativo del verbo dare), dèi (ma: Dei), èra (ma: le ere), princìpi.
APOSTROFO
» obbligatorio usarlo nelle seguenti parole:
be’ (e non beh o bè), po’, gli imperativi va’, sta’ di’, da’, fa’, (ve’, tie’, to’). Si preferisce evitare l’elisione davanti a vocale uguale, per cui si scriverà: gli individui e non gl’individui; questa avventura e non quest’avventura.
LINGUE STRANIERE
Parole straniere
Vanno sempre in corsivo. Le parole francesi e tedesche, anche quelle di uso corrente, mantengono la forma del plurale (èlites, Gestalten, ecc.); le parole inglesi ormai entrate nell’italiano (film, sport, handicap) restano invece invariate al plurale.
L’articolo italiano che accompagna una parola straniera deve essere del genere e del numero richiesti dalla lingua originale.
L’accento in spagnolo è sempre acuto.
Hanno l’accento le parole sdrucciole e molte parole accentate sull’ultima sillaba.
In francese si scrive l’accento anche sulle lettere iniziali maiuscole (vedi: accento).
I sostantivi tedeschi hanno l’iniziale maiuscola, anche quando si tratta di termini entrati nell’uso italiano, come Gestalt, Kitsch, Leitmotiv.
Nomi di città straniere
I nomi di città straniere si traducono ogni volta che sia vivo il corrispondente italiano (Edimburgo, Anversa, ma: New York).
MAIUSCOLO E MINUSCOLO
INIZIALE MAIUSCOLA
In generale, si usa l’iniziale maiuscola per tutto ciò che ha valore di nome proprio.
In particolare:
– soprannomi e pseudonimi: il Re Sole, il Beato Angelico, il Grande Tessitore;
– denominazioni antonomastiche: il Vecchio Mondo, la Grande Guerra;
– aggettivi sostantivati che indicano territori: il Bellunese, il Napoletano;
– nomi geografici costituiti da due sostantivi o da un sostantivo e un aggettivo in funzione di nomi propri: la Terra del Fuoco, l’Oceano Pacifico, l’Australia Occidentale, il Fiume Giallo, il Monte Bianco;
– nomi di secoli, età, periodi storici: l’Ottocento, il Secolo dei Lumi, l’Età dell’Oro, gli anni Venti, il Medioevo, la Controriforma;
– la prima parola dei nomi ufficiali di partiti: Partito comunista italiano, Partito laburista;
– nomi dei periodi geologici e preistorici: il Giurassico, il Neolitico;
– genere nella classificazione botanica e zoologica: Junisperus communis, Homo sapiens;
– titoli, cariche e gradi, quando sono entrati a far parte del nome (Re Artù), o quando hanno una connotazione particolare (sacrale, di autorevolezza, ecc.: il Gran Sacerdote);
– titoli stranieri: Sir John Franklin (si ricorda che il titolo di Sir non è mai usato col solo cognome), Lord Palmerston, Lady Mary, Herr, Frau, Madame, Monsieur, Mademoiselle;
-i seguenti nomi, per distinguerli dai loro omografi:
Stato (ma: colpo di stato);
Tesoro, Interni (ministeri);
Legge, Scienze (facoltà universitarie);
Chiesa, Camera dei deputati, Camera dei Comuni, Gabinetto.
INIZIALE MINUSCOLA
Hanno l’iniziale minuscola:
– i nomi indicanti cariche, titoli, ecc.: il presidente della Repubblica, il ministro del Tesoro, il marchese di Carabas, don Bosco, il professor Michelini;
– i nomi di religioni, correnti, ideologie, movimenti, ecc.: cristianesimo, buddismo, marxismo, proibizionismo;
– i nomi di creature mitologiche prese collettivamente: i ciclopi, gli elfi, le ninfe;
– i nomi di membri di ordini o congregazioni: i cavalieri di Malta, i francescani;
– nei nomi geografici, gli aggettivi che indicano l’appartenenza geografica, culturale o politica di un territorio e che non fanno parte del nome ufficiale: America latina, Asia sovietica;
– indicazioni topografiche cittadine: via Manzoni, piazza San Luigi, rue des Rosiers (ma: Jermyn Street, Sloane Square);
– i versi di poesia, quando la maiuscola non sia richiesta dalla punteggiatura.
Iniziale maiuscola o minuscola
Si danno qui di seguito casi di termini che ammettono sia l’iniziale maiuscola sia la minuscola. In generale l’iniziale maiuscola indica che il termine è usato con funzione di nome proprio oppure che designa un individuo particolare SAN, SANT’, SANTA
Iniziale maiuscola
se il nome del santo designa una chiesa, un luogo, un titolo, ecc.: la chiesa di San Paolo, la città di San Paolo. Iniziale minuscola quando si parla della persona: le lettere di san Paolo.
ISTITUZIONI
Iniziale maiuscola
se accompagnate dalla città in cui hanno sede: l’Università di Pisa.
Iniziale minuscola
se non compare la denominazione completa o se prevale il senso generico: “frequentava l’università”.
DENOMINAZIONI GEOGRAFICHE
In funzione appositiva hanno normalmente l’iniziale minuscola: il lago Trasimeno, il fiume Po, il monte Cervino.
L’iniziale maiuscola si usa quando fanno parte integrante del nome proprio: il Lago Maggiore, il Fiume Giallo, il Monte Bianco.
CORPI CELESTI
Iniziale maiuscola quando sono intesi come astri: la Luna è disabitata. Iniziale minuscola in tutti gli altri casi: la luna si rifletteva nel lago.
PUNTI CARDINALI
Iniziale maiuscola
quando indicano un’area geografica (e sono preceduti dall’articolo): l’Italia del Sud, il tramonto dell’Occidente, il Sud degli Stati Uniti, l’emigrazione verso il Nord.
Iniziale minuscola
quando indicano il punto cardinale, la direzione: a est di Cipro, verso occidente.
NOMI DI POPOLI
In generale, i nomi di popoli e di gruppi etnici vanno scritti con l’iniziale minuscola. Si usa la maiuscola per nomi di popoli poco noti, oppure quando si usa la forma singolare con valore collettivo. Alcuni esempi si trovano nell’appendice, alla voce maiuscolo.
SEGNI DI INTERPUNZIONE
La punteggiatura va fuori dalle parentesi, dagli incisi e dalle virgolette.
Punto
Il punto fermo conclude sempre una frase che non termini con ? ! … o con il punto di abbreviazione.
Puntini
I puntini di sospensione sono tre, uniti alla parola che li precede e staccati dalla parola che segue.
Esempio
Nel dialogo che segue si trovano esemplificati tutti i casi di uso della punteggiatura.
Si tenga presente che tali norme valgono per la traduzione di manuali e testi ricevuti in originale su carta (fotocopia, fax, stampa ecc.) ma non per il text-on-screen, per il quale si deve fare riferimento ai files originali.
“Eccola, dunque”. “Prego?” chiese lui. “Noto con piacere” disse lei “che l’umore è buono”. “Sì, certo” commentò il presidente. “Questo lo si vede”. “Ah” disse Rex. “Comunque,” aggiunse “è possibile che oggi ci dicano: ‘Andatevene a casà “. “Ma è lei che gliel’ha proposto?”. “Be’,” disse Rex “prima hanno voluto sapere se lei stava bene”. “Non capisco con quali ragioni…”. Lei lo guardò in faccia. “Ma davvero crede” disse lentamente “di avere un debole per me?. Rex tacque per qualche secondo e poi rispose: “Dipende”.
APPENDICE
GRAFIE DI PAROLE RICORRENTI
be’
ciò nonostante
da capo/daccapo
dinanzi
dopotutto
ebbrezza
familiare
fintanto che
intelligibile
intravedere
medioevale
menu
ogni qualvolta
per lo meno
po’
pressappoco
psicoanalisi
qual è
tout court
MAIUSCOLO
Diamo di seguito un elenco, con valore esemplificativo, di parole con l’iniziale maiuscola:
l’Africa Nera
Antico Testamento
gli anni Venti
l’Autore
Cà Foscari
la Camera
la Camera dei Comuni
la Casa Bianca
la Chiesa (quando non indica l’edificio)
la chiesa di San Marco
Donna Paola
l’Estremo Oriente
Federico il Grande
Fifth Avenue
Figlio di Dio
Figlio Unigenito
Frau Buddenbrock
la Grande Guerra
Herr Hause
l’Impero romano
Io, Es, Super-io, Sé (in ambito psicoanalitico)
Lady Hester Stanhope
Lord Melbourne
Lord John
Madame Blanchot
Madame de Pompadour
la marchesa di Polignac
i Mari del Sud
il Medioevo
il ministero degli Esteri
la National Gallery
il Neolitico
l’Orsa Maggiore
l’Ottocento
Palazzo Chigi
il Parlamento
il Partito comunista
la Pasqua
i Patti Lateranensi
il Primo Maggio
Re Artù
la regina Vittoria
Riccardo Cuor di Leone
il Rinascimento
la Rive Gauche
la rivoluzione d’Ottobre
la Rivoluzione francese
il santo Concilio
il Sessantotto
Sir John Franklin, Sir John
lo Spirito Santo
lo Stato (ma: colpo di stato)
la Storia (quando la si intenda in senso generale)
il Tesoro (inteso come ministero)
i Vespri Siciliani
il Vicino Oriente
la Terra del Fuoco